Con il lockdown abbiamo dovuto rallentare il passo del laboratorio con i rifugiati del 2019. Ma non ci siamo fermati e abbiamo trovato altre modalità per aiutare i partecipanti, chiusi nei Centri, a superare il senso di abbandono e a non perdere la forza che il sentirsi parte di un gruppo poteva loro infondere.

Abbiamo cercato insieme come rimotivare il nostro percorso artistico e renderlo condivisibile in una situazione complessa come quella pandemica.

La risposta che ci siamo dati è stata: girare un film, anzi un docufilm.

Abbiamo voluto raccontare la nostra esperienza di lavoro a Milano come gruppo di teatro multietnico e attraverso la metafora della fiaba restituire lo sguardo dei migranti sulla città.

Il nostro desiderio è stato quello di condividere e comunicare all’esterno i risultati che abbiamo ottenuto, il lavoro del gruppo, ciò che il gruppo è diventato grazie al teatro e il percorso formativo che questa grande famiglia ha compiuto.

L’aspetto documentaristico è la storia per immagini di come si svolge il nostro laboratorio coi migranti, delle esperienze degli anni precedenti e delle diverse collaborazioni che  ne permettono lo svolgimento.

Riportare in un film la realtà dei nostri incontri, questo amalgama fatto di tante storie, lingue e percorsi diversi, è anche un’occasione di sperimentazione sull’accostamento di diversi linguaggi cinematografici: alternare il documentario al film, a momenti di video intervista, alla presa diretta, in vari luoghi simbolo di Milano, dentro e fuori dai centri di accoglienza che ospitano i partecipanti del laboratorio.

La tematica principale esplorata in questa edizione è quella della FAVOLA: il racconto orale, la storia tramandata e ricordata dall’infanzia come risorsa per la sopravvivenza del gruppo, e per la crescita del singolo.

Le favole, in ogni cultura, sono il bacino di riserva dell’immaginazione e della saggezza collettive a cui attingiamo in momenti di grande difficoltà: le vicende che raccontano simbolizzano e trasportano in metafora le paure che ci terrorizzano, i personaggi che le popolano si scolpiscono nella memoria collettiva e ci permettono di riconoscerci come gruppo dalle radici comuni, oppure di scoprirci simili nonostante tutto.

Il nostro gruppo degli autori, esplorando gli spunti nati negli incontri ha elaborato la sceneggiatura del lungometraggio.  Il film è stato girato nel 2021 e ora stiamo ultimando la post produzione e il montaggio. L’obiettivo è completarlo entro luglio 2022 e programmare una sua distribuzione con attenzione particolare a un pubblico di adolescenti e giovani.

ATTORI: i partecipanti al laboratorio di Teatro Utile il Viaggio aps in collaborazione con EtNos aps

Mohamed Ba,  Olivier Elouti.

PRODUZIONE: Teatro Utile il Viaggio

Regia: Tiziana Bergamaschi

Coordinamento alla realizzazione e alla postproduzione: Alice Grati

Sceneggiatura: Alice Grati, Nalini Vidoolah Mootoosamy, Diana Chihade, Angelo Curci, Linda Volontieri e Giacomo Fava

Montaggio: Valentina Andreoli

Assistente al montaggio: Gregorio Prota