In Afghanistan le arti marziali sono considerate sport unicamente maschili.
Mahdia ha iniziato a praticare taekwondo a 12 anni, nascondendolo a suo padre. È stato difficile allenarsi, ma non ha mai mollato, e con l’aiuto dei fratelli e della madre, è riuscita ad allenarsi e combattere per più di un anno
Finché ha vinto i campionati regionali, e a quel punto ha deciso di confessare il suo sport a suo padre.
Ad agosto 2021, con la presa al potere dei talebani, Mahdia e le sue sorelle sono fuggite da Kabul. Lei è arrivata in italia, dove ha potuto proseguire gli allenamenti.
Oggi è entrata a far parte del Programma olimpico per rifugiati, e sogna di partecipare alle Olimpiadi di Parigi 2024.
“Ho ricevuto la mail dal programma olimpico mentre tornavo a casa dalla palestra e mi è venuto da piangere” – racconta Mahdia – “ho chiamato mio padre e anche lui era felicissimo per me.
“Spero che un giorno nel mondo tutte le donne, soprattutto in Afghanistan, possano avere i loro diritti fondamentali e la libertà.”